L’innovazione è legata in modo imprescindibile alle tecnologie che, nel corso del tempo, si avvicendano e fanno a gara per imporsi, a volte in modo antagonista a volte in modo complementare le une con le altre.
Ognuna di queste tecnologie ha il proprio ciclo di vita, ma nessuna, di quelle che si impongono sul mercato, sfugge ad un inesorabile percorso di maturazione, che le porta a passare dallo stadio di “Buzzword” a quello di “Keyword”, per arrivare infine allo stadio di “Mainstream”.
L’Automazione di Processo e le tecnologie che ne rappresentano la piattaforma abilitante non fanno eccezione: Low Code, RPA e Cognitive sono “parole chiave” già ben radicate nel presente e certamente destinate ad un rapido ed intenso sviluppo nel futuro.
Siamo in una fase nella quale tutti noi siamo chiamati a farci interpreti dei radicali cambiamenti in atto e, auspicabilmente, a diventarne protagonisti attivi.
In particolare, per adattare i processi alle mutate e sempre più mutevoli condizioni al contorno, le aziende devono fare
Ogni azienda deve dotarsi di un ecosistema digitale in cui interagiscono in modo profondo piattaforme digitali, perlopiù in Cloud, processi e persone.
Le tecnologie, per quanto fondamentali, da sole non sono sufficienti. Le imprese devono disporre di una precisa Roadmap di rinnovamento “Business Driven” sulla quale ci sia l’imprimatur di un Management attento e consapevole.
Tutti sono concordi nell’affermare che automatizzare i processi stia diventando un tassello essenziale nella strategia digitale di una qualsiasi azienda.
Fondamentale è anche adottare tecnologie allo stato dell’arte, e Automation Anywhere, di cui siamo orgogliosamente partner da marzo 2020, occupa un ruolo primario nel panorama mondiale dei Player RPA (Robotic Process Automation).
Negli ultimi decenni le aziende hanno investito grandi quantità di tempo e di denaro nell’implementare sistemi informativi che coprissero tutte, o quasi, le esigenze di Business.
Oggi è venuto il momento di passare da questa fase di “digitalizzazione” ad una successiva e sfidante fase di “Automazione” sfruttando gli investimenti fatti nell’abbondante produzione dei Software che costituiscono il patrimonio informatico delle aziende.
Per dirla con Mihir Shukla, CEO e co-Founder di Automation Anywhere, “…i Bot diventeranno dei veri e propri ‘colleghi digitali’ e automatizzare i processi ripetitivi permetterà di rendere il lavoro più ‘umano’…”.
Lo scenario futuro, ma non lontano anzi già attuale, vedrà la presenza di Digital Worker che affiancheranno gli esseri umani nei compiti più gravosi, ripetitivi e a minor creatività, lasciando agli esseri umani le attività a maggior valore.
I dipendenti della aziende hanno già adottato un approccio RPA sono in larga misura concordi nel vedere i Bot Software come un valido aiuto al proprio lavoro. L’iniziale paura di perdere il posto di lavoro ha progressivamente lasciato spazio ad una percezione positiva delle nuove tecnologie di Automazione di Processo. In molti casi, sono gli stessi operatori che chiedono alle proprie aziende di scalare verso soluzioni sempre più raffinate di collaborazione uomo-macchina.
Si tratta di Software Desktop per automatizzare i processi aziendali replicando le attività abitualmente svolte dagli operatori e usufruendo delle stesse applicazioni e gli stessi strumenti già presenti in azienda.
Attraverso l’approccio RPA non solo si può disporre di una forza lavoro virtuale, accurata, veloce e sempre disponibile, ma si riescono a sfruttare appieno gli investimenti fatti dalle aziende negli anni per l’acquisto e per lo sviluppo di applicazioni.
Queste ultime diventano, di fatto, delle potenti “Librerie Software” che uomini e Bot possono sfruttare per migliorare la qualità dei processi aziendali.
I principali benefici dell’adozione di tecnologie RPA sono:
L’Automazione tradizionale si basa principalmente sulla programmazione, su API, su protocolli ed interfacce per integrare sistemi diversi.
Viceversa, l’RPA riproduce le azioni di un utilizzatore a livello di interfaccia utente.
Nell’Automazione tradizionale lo sviluppatore deve avere una buona conoscenza del sistema di destinazione, mentre nell’approccio RPA non dobbiamo preoccuparci della complessità delle applicazioni sottostanti poiché il Robot imita le azioni dell’utente.
L’approccio tradizionale impone di lavorare spesso con prodotti Legacy che, quasi sempre, non sono progettati per l’integrazione e non espongono API solide.
Infine, l’approccio RPA consente di far emergere gli stessi meccanismi di funzionamento dei processi che spesso sono “sepolti” in qualche cassetto o addirittura nella testa di pochi Stakeholder.
Infatti, per addestrare un Bot a svolgere una serie di compiti che sottendono ad un determinato processo è necessario, innanzitutto, comprendere appieno il processo stesso e formalizzarne tutti gli stati, le azioni e gli eventi che determinano i passaggi di stato.
I nostri Business Analyst sono in grado di aiutare i Clienti in questa “scoperta” verso il Process Mining.
In questa direzione è di fondamentale aiuto uno strumento innovativo che Automation Anywhere ha da poco lanciato sul mercato: Discovery Bot.
Una parte significativa delle attività di Business, manuali e ripetitive, che potrebbero essere automatizzate, rimangono, in realtà, “nascoste“.
Automation Anywhere Discovery Bot utilizza l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per acquisire ed analizzare le azioni degli utenti mentre navigano tra le applicazioni aziendali al fine di scoprire le fasi comuni e ripetitive dei processi.
Suggerisce inoltre le priorità di Automazione in base al potenziale ritorno dell’investimento e aiuta nello sviluppo dei Bot, accelerando il percorso di Automazione dei Processi.
Tanto più i Bot verranno utilizzati, tanto più sarà possibile addestrarli in attività sempre più profonde. In altre parole si avrà la possibilità di disporre di veri e propri “Bot Store”, interni o esterni all’azienda, da cui acquisire Digital Workers con “Skill” specialistici.
In questa direzione, l’Intelligenza Artificiale ha un ruolo fondamentale e già oggi consente ai Bot una discreta autonomia “cognitiva”.
Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante nella creazione di sistemi “intelligenti” in grado di comprendere il significato del testo, delle immagini e di estrarre dati e addirittura semantica dai documenti.
Le tecniche di Machine Learning e le Reti Neurali riescono già a fare grandi cose sui documenti strutturati o “debolmente” destrutturati che, peraltro, costituiscono la maggior parte del corpus documentale associato ai processi aziendali (fatture, documenti di identità, carte di credito, note spese, ecc.).
In questa direzione, Automation Anywhere ha sviluppato IQ bot, un Robot che impara dalle persone come gestire dati non strutturati e poco chiari in modo che i processi possano essere automatizzati nella loro integrità.
Aggiungendo “Intelligenza” all’Automazione di Processo è pertanto possibile fare un ulteriore salto di qualità.
Non saranno solo i processi
a poter essere automatizzati, ma anche processi meno “regolari” e “strutturati”.
E questo grazie alla possibilità di introdurre: